Cielo d’Alcamo, noto anche come Ciullo d’Alcamo fu un poeta e drammaturgo. Nato nella prima metà del XIII secolo, è uno dei più significativi rappresentanti della poesia popolare giullaresca della scuola siciliana.
Si presume che Ciullo (richiamo volgare e grottesco tipico nei nomi giullareschi) sia una deformazione accolta dalla critica ottocentesca; per altri il nome deriverebbe da Cheli (diminutivo di Michele), da cui sarebbe poi derivato Celi e in seguito, in Toscana, Cielo. La città di origine del poeta potrebbe essere Alcamo.
Tutto ciò che la critica ha ipotizzato sull’attività e sulla cronologia del rimatore si fonda però sulle notizie ricavabili dal contenuto dell’opera. Cielo d’Alcamo scrisse il Rosa fresca aulentissima, unica opera pervenuta, in volgare a base siciliana ma con vistose influenze continentali, a cominciare dal titolo, che è un vero esempio di mimo giullaresco, destinato alla rappresentazione scenica. A Cielo D’Alcamo è dedicato il Liceo Classico di Alcamo (TP), la piazza principale nella stessa città e il teatro comunale.